in questo momento non è utile perché, secondo la normativa attuale, ricadrebbe per lo più su docenti già abilitati e non di certo sui giovani neo-laureti che il ministro Profumo dice di voler introdurre nelle scuole. Inoltre, abbiamo sottolineato che le reali urgenze della scuola riguardano la mancanza di investimenti, la prosecuzione dei tagli determinati dalla spending review (15.000 posti in meno, circa mezzo miliardo di tagli alla spesa entro il 2015), la riduzione del turn over causata dalla riforma delle pensioni della Fornero, la diffusa precarietà - leggi il nostro comunicato stampa. Solo in provincia di Bari i docenti in graduatoria ad esaurimento sono oltre 12.000 e circa 1500 è il personale ATA. Di questi, solo poche centinaia di persone otterranno una supplenza annuale. Abbiamo ribadito con forza che la nostra vertenza per la stabilizzazione lavorativa si incontra con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'offerta formativa in Italia: gli studenti, ai quali tutto il sistema scolastico è finalizzato, hanno il diritto di usufruire di un alto livello di istruzione, di una scuola con docenti stabili, che garantiscano continuità e impegno. Il ministro Barca ha obiettato che comunque la Puglia ottiene ottimi risultati nelle prove INVALSI: abbiamo motivato i livelli qualitativi raggiunti dalla Puglia col fatto che, nonostante le difficoltà oggettive della scuola post-Gelmini, il personale scolastico, anche quando è precario, si impegna con metodo e passione (nonostante Profumo insinui che si tratti di docenti non selezionati per merito); inoltre, la Puglia bandisce già da 3 anni il progetto “Diritti a scuola”, che sostiene gli alunni in difficoltà attraverso l'intervento di docenti qualificati. Ma anche questo Progetto, che ha in parte ammortizzato la notevole riduzione delle cattedre, terminerà non appena la Puglia non sarà più destinataria dei fondi europei. Il Ministro si è impegnato a farsi tramite presso il MIUR delle nostre istanze.
sabato 8 settembre 2012
A confronto col Ministro Barca: nella delegazione CGIL anche un rappresentante del coordinamento precari della FLC di Bari
in questo momento non è utile perché, secondo la normativa attuale, ricadrebbe per lo più su docenti già abilitati e non di certo sui giovani neo-laureti che il ministro Profumo dice di voler introdurre nelle scuole. Inoltre, abbiamo sottolineato che le reali urgenze della scuola riguardano la mancanza di investimenti, la prosecuzione dei tagli determinati dalla spending review (15.000 posti in meno, circa mezzo miliardo di tagli alla spesa entro il 2015), la riduzione del turn over causata dalla riforma delle pensioni della Fornero, la diffusa precarietà - leggi il nostro comunicato stampa. Solo in provincia di Bari i docenti in graduatoria ad esaurimento sono oltre 12.000 e circa 1500 è il personale ATA. Di questi, solo poche centinaia di persone otterranno una supplenza annuale. Abbiamo ribadito con forza che la nostra vertenza per la stabilizzazione lavorativa si incontra con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'offerta formativa in Italia: gli studenti, ai quali tutto il sistema scolastico è finalizzato, hanno il diritto di usufruire di un alto livello di istruzione, di una scuola con docenti stabili, che garantiscano continuità e impegno. Il ministro Barca ha obiettato che comunque la Puglia ottiene ottimi risultati nelle prove INVALSI: abbiamo motivato i livelli qualitativi raggiunti dalla Puglia col fatto che, nonostante le difficoltà oggettive della scuola post-Gelmini, il personale scolastico, anche quando è precario, si impegna con metodo e passione (nonostante Profumo insinui che si tratti di docenti non selezionati per merito); inoltre, la Puglia bandisce già da 3 anni il progetto “Diritti a scuola”, che sostiene gli alunni in difficoltà attraverso l'intervento di docenti qualificati. Ma anche questo Progetto, che ha in parte ammortizzato la notevole riduzione delle cattedre, terminerà non appena la Puglia non sarà più destinataria dei fondi europei. Il Ministro si è impegnato a farsi tramite presso il MIUR delle nostre istanze.
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Ma il progetto "Diritti a Scuola" che viene citato nell'articolo, quest'anno verrà comunque bandito dalla regione Puglia?Si sà qualcosa in merito?
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